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lunedì 2 dicembre 2013

La grande storia dei samurai

La foto è presa in prestito da sito amico, http://www.shutterstock.com
Salve amiche ed amici de Il Caffè....  Dopo un periodo  periodo di ferie, più altri progetti sono tornato fra voi. Con questo post, vi illustro il 2°  capitolo delle mie passioni d'oriente. Il secondo capitolo ha come argomento I Samurai Quest'ultimi sono considerati i cavalieri del medioevo della splendida nazione del sol levante. Una delle loro caratteristiche principali che sto ancora studiando il loro senso dell'onore che li portava fino al sacrificio della vita e non solo nel medioevo. Infatti come è noto durante la seconda guerra mondiale, i caccia giapponesi si schiantavano di proposito contro le navi da guerra americane, sacrificando così  volontariamente  le loro vite. I cenni storici di questo post, sono presi in prestito dal sito amico: http://www.liceoberchet.it/ 






La Storia dei Samurai

Gli antichi guerrieri Yayoi svilupparono armi, armature ed un codice, che durante i secoli successivi diventarono il fondamento per i Samurai. Le prime armi includevano arco, frecce e spade. L'armatura includeva un elmo che proteggeva testa e collo, una corazza che proteggeva il torace, ripari per le braccia e le spalle e una protezione per l'addome. Più tardi le armature compresero anche protezioni per gambe e cosce. L'armatura cambiò con l'evolversi della battaglia. Nel quinto secolo l'introduzione dei cavalli in Giappone rivoluzionò i combattimenti. Ci fu un altro cambiamento decisivo nel quindicesimo secolo, l'introduzione delle armi da fuoco a causa della continuità della guerra.
Il codice si sviluppò dal Kyuba no michi (Via del Cavallo e dell'Arco), raccolta cinese di precetti sul valore dei guerrieri in combattimento, al Bushido (Via del Guerriero).

   

Bushido è il codice che sta alla base della condotta e dei valori di ogni Samurai. La filosofia del codice Bushido è la "libertà dalla paura"; esso afferma che il Samurai è superiore alla sua paura della morte. Questo gli dà la serenità e la forza di servire il suo maestro fedelmente, morendo se necessario. Il dovere è il primo valore del Samurai.

I Samurai sorsero durante le continue battaglie per estendere i propri domini fra le tre principali casate: i Minamoto, i Fujiwara ed i Taira.
I Samurai diventarono una vera e propria classe sociale tra il nono ed il dodicesimo secolo. Venivano chiamati in due modi: Samurai (cavalieri) e Bushi (guerrieri). Alcuni di loro erano legati alla classe dominante, altri venivano assunti: giuravano fedeltà ai loro Daimyo (feudatari) e ricevevano in cambio titoli e terreni. I Daimyo si servivano dei Samurai per espandere i propri domini e per proteggere i terreni che già possedevano.

I Samurai erano esperti sia nei combattimenti a cavallo che a piedi, si esercitavano ad affrontarsi armati e disarmati. I primi Samurai erano specializzati nei combattimenti con arco e frecce; usavano le spade solo nelle mischie e per decapitare i nemici.
Le battaglie contro i Mongoli portarono alcuni cambiamenti. I Samurai iniziarono ad usare di più le spade, ed anche le lance ed i naginata (tipo di alabarda con la lama molto arcuata).

I Samurai portavano due spade (daisho): una lunga, e l'altra corta. La spada lunga (daito - katana) superava i 60 cm, quella corta (shoto - wakizashi) misurava tra i 30 ed i 60 cm. I Samurai davano spesso un nome alla propria spada e credevano che fosse la fonte del loro valore in battaglia.
Le spade più antiche erano diritte ed erano importate da Corea e Cina. Ma poiché i Samurai desideravano spade più resistenti e affilate, comparvero le spade a lama curva che conosciamo ancora oggi.
Le spade erano fatte di ferro in lega col carbonio. Gli spadai usavano fuoco, acqua, incudine e martello per dare forma alle spade. Dopo la forgiatura, le lame venivano lucidate e preparate per la "confezione" finale. La lama veniva poi provata su cadaveri o su criminali condannati, cominciando dalle ossa piccole fino a quelle più grandi. Spesso i risultati venivano incisi sul nakago (il pezzo di metallo che univa la lama all'elsa).

Al prossimo post ciao a tutti e.... Da..........

Zì Nanni